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giovedì 10 settembre 2015

Gloria in excelsis Deo!

 

da Ripariamo!
di P.Giuseppe M. Petazzi SJ
S. Lega eucaristica, Milano 1933

Signore Dio mio, Padre, Figlio e Spirito Santo, i cieli e la terra son pieni della tua gloria; il Paradiso sarà la manifestazione della tua gloria, e i raggi della tua bellezza infinita renderanno beati gli eletti nei secoli eterni.
 “Noi saremo allora simili a Lui, perché Lo vedremo come Egli è”. Signore onnipotente, candore di luce eterna, noi ti benediciamo, ti glorifichiamo, ti ringraziamo per la tua gloria infinita.
 Godere dei tuoi divini attributi, esaltare la tua potenza, santità, bellezza, bontà e misericordia, riposarci e compiacerci in queste tue ineffabili grandezze, e quasi uscendo di noi, dimenticando noi stessi, ringraziarti per la gloria immensa, è la preghiera di lode più perfetta e più pura, quella che più rassomiglia all’inno di esultanza che cantano eternamente in Cielo gli Angeli e i Beati.


martedì 8 settembre 2015

Deus tu conversus vivificabis nos...


da Ripariamo!
di P.Giuseppe M. Petazzi SJ
S. Lega eucaristica, Milano 1933

Il tuo sguardo, Signore, è per il mondo delle anime quello che è il raggio del sole per il mondo materiale: illumina, vivifica, feconda. Tu hai guardato la Maddalena peccatrice, e dell’anima sua, deturpata e avvilita da tante colpe, hai creato un capolavoro della tua grazia: una creatura che non ha sete che della tua parola, che inonda i tuoi piedi di lacrime di contrizione, che spezza dinanzi a Te l’alabastro del suo cuore; che non vede più il mondo che sogghigna, che non vede più che Te, Gesù Salvatore, e ti segue in un’ascesa sublime, nelle fatiche dell’apostolato e nelle ignominie della Croce, fino a meritare la grazia suprema di sentirsi purificata e angelicata, sul Calvario, dalla pioggia del tuo Sangue redentore; fino a meritare di vedere il suo lungo pianto d’amore e d’attesa consolato dalla tua apparizione dopo la Risurrezione, e di raccogliere dalla tua bocca divina che la chiama per nome: Maria! l’invito ineffabile che la rende apostola degli Apostoli: “Va ai miei fratelli e dì loro che io salgo verso il Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.
 Tu hai guardato Pietro che ti aveva rinnegato: Et conversus Domuns respexit Petrum; e l’amore e il dolore hanno aperto nel suo cuore la vena di un pianto che non si è più arrestato e che ha scavato nel suo volto due solchi profondi; il tuo sguardo gli rende la potenza di proclamare il suo amore dinanzi alla Chiesa nascente: Domine, tu scis quia amo Te; il tuo sguardo lo condurrà al martirio di croce, martirio consumato in un atto di ineffabile umiltà: crocifisso come Te, ma con la testa in basso, verso la terra, quasi a testimoniare col sangue e con la suprema umiliazione, la divina potenza della tua grazia e della tua redenzione amorosa.