Maria Santissima è stata fin dall'antichità cristiana oggetto della più alta venerazione del Popolo di Dio. Nella sua umiltà rifulge di gloria divina, nella sua umanità semplice si è resa per noi specchio della Potenza dell'Altissimo, mezzo per cui entrò nel mondo la Grazia e la Luce.
Per questo Ella fu preservata immacolata da ogni peccato, originale o attuale che sia, ottenendo la redenzione che all'uomo è riservata dalla Salvezza di Dio in Cristo prima ancora di nascere. Una così grande preferenza verso di Lei è giustificata dal suo grande compito: essere Madre di Dio. Da Lei è nato il Cristo, dal Suo grembo è germinato il Salvatore!
Così tra i titoli e nomi di Maria, possiamo invocarla come Porta del Cielo a ben ragione. L'antifona Alma Redemptoris Mater illustra in maniera più completa questo ineffabile mistero: quae pervia coeli porta manes! (che rimani porta aperta del cielo!). A Lei il cristiano accorre, a Lei invoca, sapendo che come un tempo per Lei passo la Grazia, anche oggi per Lei passano le grazie particolari, che con affetto il Signore, su Sua intercessione, volentieri concede. Può un figlio porre diniego ad una supplica amorevole della propria madre? Animati da tale fiducia e confidenza ci affidiamo alla Madre Santa, perché ci mostri ancora il Suo divino Figlio.
(Tiepolo, Immacolata concezione, 1768, Museo Prado, Madrid)