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giovedì 20 ottobre 2016

Veni sanctificàtor




da Ripariamo!
di P.Giuseppe M. Petazzi SJ
S. Lega eucaristica, Milano 1933

Veni, sanctificátor omnípotens ætérne Deus: et benedic hoc sacrifícium, tuo sancto nómini præparátum.
Vieni, Dio eterno, onnipotente, santificatore, e benedici questo sacrificio preparato nel tuo santo nome. 


 Lo Spirito Santo è Spirito di Fortezza: Esso ha corroborato i cuori vacillanti degli Apostoli, li ha resi impavidi contro i nemici di Cristo, ha fatto loro sentire la gioia immensa che è patire per Lui: Ibant gaudentes quoniam digni habiti sunt pro nomine Jesu contumeliam pati. Ah! Mio Gesù, com’è grande in me il bisogno della fortezza perché io possa compiere generosamente ogni sacrificio per Te! Spirito di fortezza mi occorre specialmente per non stancarmi, non abbattermi in queste continue, monotone, immolazioni che debbo fare delle mie passioni, dei miei istinti disordinati. Facilmente metterei lo sguardo nei sacrifici maggiori, in quelli in cui è più evidente la correlazione con la tua gloria, con la diffusione del tuo regno, quelli in cui meglio potessi scorgere il modo di raggiungere la palma del martire, la corona dell’apostolo. Ma in quelle umili, spregevoli, insignificanti battaglie che pur devo sostenere per la difesa della purezza, della vera carità e umiltà di cuore, ah mio Gesù, quanto ardua è la resistenza perseverante! Quale bisogno sento dello spirito di fortezza!
 Vieni, dunque, o Spirito Santificatore, vieni e comunicami quella fortezza che è indispensabile per compiere e santificare questi intimi sacrifici del cuore, senza di cui non mai potrò associarmi veramente alla Vittima Santa, e i miei stessi sacrifici interiori non avrebbero nessun valore.
 Lo Spirito Santo è soprattutto Spirito trasformatore. A Lui viene attribuito in modo speciale il grande portento per cui sull’altare gli elementi materiali vengono trasformati nel tuo Corpo e nel tuo Sangue, o Gesù!
 Questo è il massimo prodigio di amore: miraculorum maximum, quantunque avvenga in modo occulto, e perciò non si può dire miracolo nel senso comune. Ebbene, o Gesù, per questo, soprattutto sento il bisogno del Santo Spirito, perché compia anche in me un simile prodigio: cioè la trasformazione in Te stesso. Davvero mi sembra impossibile che io, povera e miserabile creatura, possa trasformarmi in Te, mio Dio! Quale distanza tra questo essere così indegno e Te, o Gesù, che sei la stessa santità! Eppure quello Spirito onnipotente che compie sull’altare la mutazione degli elementi materiali nel tuo Corpo e nel tuo Sangue divino, ben può compiere anche questo prodigio: quia non est impossibile apud Deum omen verbum.
 Vieni dunque, o Spirito Santificatore, e benedici questo sacrificio preparato in onore del tuo nome santo: benedic hoc sacrificium tuo sancto nomini praeparatum! La tua benedizione potente penetri le intime fibre di tutto il mio essere e formi in me Gesù: Gesù nella mia intelligenza, perché Egli stesso pensi in me: Gesù nel mio cuore, perché Egli stesso ami in me: Gesù nella mia volontà, perché Egli solo comandi, guidi, regga tutti i miei atti: Gesù nei miei sensi, perché Egli solo guardi, oda, si muova in me: Gesù in tutto il mio corpo, perché Egli solo s’immoli in me.
 Ecco, o Spirito Santificatore, il grande prodigio che Tu hai compiuto nei tuoi Santi per la virtù di questo ineffabile Sacrificio; ecco il modo in cui li hai resi veramente santi; perché ogni Santo deve essere un altro Gesù, alter Christus.

 Ma Gesù non può formarsi senza la cooperazione di Maria: conceptus est de Spiritu Sancto, natus de Maria Virgine. Ebbene, t’invoco, o Madre carissima: deh, per la virtù arcana di questo Santo Sacrificio, fa che anche in me si formi Gesù. Tu sei vera Madre di Do perché in unione con lo Spirito Santo, di cui sei stata eletta sposa purissima, nel tuo senso verginale hai formato Gesù, vero Figlio di Dio: ma Tu sei ancora vera Madre mia, Madre di Gesù in me, perché in quel momento stesso in cui sei divenuta Madre di Gesù, hai accettato di unirti a Lui nel compiere l’opera stupenda della mia rigenerazione spirituale e divina col grande Sacrificio della croce. Ora questo Sacrificio si rinnova su questo altare, si rinnova appunto perché me ne sia applicato il frutto stupendo. Deh, dunque fa che questo frutto avvenga nell’anima mia in questo momento: sii mia Madre di Dio, Madre di Gesù in me. Fa che lo Spirito Santificatore, Spirito divino, totalmente penetri nell’anima mia, la trasformi, la renda divina. Fa che Tu possa rallegrarti, o Madre, di tutte le pene che hai sofferto ai piedi della croce, col vedere in me il frutto del tuo sacrificio e di quello di Gesù. Fa che di Te, o Madre, possa dire Gesù con verità: iam non meminit pressurae propter gaudium, quia natus est Deus in mundo: più non si ricorda dei dolori, per l’immensa gioia di veder rinato Dio, Gesù nel mondo.