di P.Giuseppe M. Petazzi SJ
S. Lega eucaristica, Milano 1933
Veni, sanctificátor omnípotens ætérne Deus: et benedic hoc sacrifícium, tuo sancto nómini præparátum.
Vieni, Dio eterno, onnipotente, santificatore, e benedici questo sacrificio preparato nel tuo santo nome.
Lo Spirito Santo è Spirito di Fortezza: Esso ha corroborato
i cuori vacillanti degli Apostoli, li ha resi impavidi contro i nemici di
Cristo, ha fatto loro sentire la gioia immensa che è patire per Lui: Ibant gaudentes quoniam digni habiti sunt
pro nomine Jesu contumeliam pati. Ah! Mio Gesù, com’è grande in me il
bisogno della fortezza perché io possa compiere generosamente ogni
sacrificio per Te! Spirito di fortezza mi occorre specialmente per non
stancarmi, non abbattermi in queste continue, monotone, immolazioni che debbo
fare delle mie passioni, dei miei istinti disordinati. Facilmente metterei lo sguardo nei
sacrifici maggiori, in quelli in cui è più evidente la correlazione con la tua
gloria, con la diffusione del tuo regno, quelli in cui meglio potessi scorgere
il modo di raggiungere la palma del martire, la corona dell’apostolo. Ma in
quelle umili, spregevoli, insignificanti battaglie che pur devo sostenere per
la difesa della purezza, della vera carità e umiltà di cuore, ah mio Gesù,
quanto ardua è la resistenza perseverante! Quale bisogno sento dello spirito di
fortezza!
Vieni, dunque, o Spirito Santificatore, vieni
e comunicami quella fortezza che è indispensabile per compiere e santificare
questi intimi sacrifici del cuore, senza di cui non mai potrò associarmi
veramente alla Vittima Santa, e i miei stessi sacrifici interiori non avrebbero
nessun valore.
Lo Spirito Santo è soprattutto Spirito trasformatore. A Lui viene
attribuito in modo speciale il grande portento per cui sull’altare gli elementi
materiali vengono trasformati nel tuo Corpo e nel tuo Sangue, o Gesù!
Questo è il massimo prodigio di amore: miraculorum maximum, quantunque avvenga
in modo occulto, e perciò non si può dire miracolo nel senso comune. Ebbene, o
Gesù, per questo, soprattutto sento il bisogno del Santo Spirito, perché
compia anche in me un simile prodigio: cioè la trasformazione in Te stesso.
Davvero mi sembra impossibile che io, povera e miserabile creatura, possa
trasformarmi in Te, mio Dio! Quale distanza tra questo essere così indegno e
Te, o Gesù, che sei la stessa santità! Eppure quello Spirito onnipotente che
compie sull’altare la mutazione degli elementi materiali nel tuo Corpo e nel
tuo Sangue divino, ben può compiere anche questo prodigio: quia non est impossibile apud Deum omen verbum.
Vieni dunque, o Spirito
Santificatore, e benedici questo sacrificio preparato in onore del tuo nome
santo: benedic hoc sacrificium tuo sancto
nomini praeparatum! La tua benedizione potente penetri le intime fibre di
tutto il mio essere e formi in me Gesù: Gesù nella mia intelligenza, perché
Egli stesso pensi in me: Gesù nel mio cuore, perché Egli stesso ami in me: Gesù
nella mia volontà, perché Egli solo comandi, guidi, regga tutti i miei atti:
Gesù nei miei sensi, perché Egli solo guardi, oda, si muova in me: Gesù in
tutto il mio corpo, perché Egli solo s’immoli in me.
Ecco, o Spirito Santificatore, il grande
prodigio che Tu hai compiuto nei tuoi Santi per la virtù di questo ineffabile
Sacrificio; ecco il modo in cui li hai resi veramente santi; perché ogni Santo
deve essere un altro Gesù, alter Christus.
Ma Gesù non può formarsi senza la cooperazione
di Maria: conceptus est de Spiritu
Sancto, natus de Maria Virgine. Ebbene, t’invoco, o Madre carissima: deh,
per la virtù arcana di questo Santo Sacrificio, fa che anche in me si formi
Gesù. Tu sei vera Madre di Do perché in unione con lo Spirito Santo, di cui sei
stata eletta sposa purissima, nel tuo senso verginale hai formato Gesù, vero
Figlio di Dio: ma Tu sei ancora vera Madre mia, Madre di Gesù in me, perché in
quel momento stesso in cui sei divenuta Madre di Gesù, hai accettato di unirti
a Lui nel compiere l’opera stupenda della mia rigenerazione spirituale e divina
col grande Sacrificio della croce. Ora questo Sacrificio si rinnova su questo
altare, si rinnova appunto perché me ne sia applicato il frutto stupendo. Deh,
dunque fa che questo frutto avvenga nell’anima mia in questo momento: sii mia
Madre di Dio, Madre di Gesù in me. Fa che lo Spirito Santificatore, Spirito
divino, totalmente penetri nell’anima mia, la trasformi, la renda divina. Fa
che Tu possa rallegrarti, o Madre, di tutte le pene che hai sofferto ai piedi
della croce, col vedere in me il frutto del tuo sacrificio e di quello di Gesù.
Fa che di Te, o Madre, possa dire Gesù con verità: iam non meminit pressurae propter gaudium, quia natus est Deus in mundo:
più non si ricorda dei dolori, per l’immensa gioia di veder rinato Dio, Gesù
nel mondo.