di P.Giuseppe M. Petazzi SJ
S. Lega eucaristica, Milano 1933
Veni, sanctificátor omnípotens ætérne Deus: et benedic hoc sacrifícium, tuo sancto nómini præparátum.
Vieni, Dio eterno, onnipotente, santificatore, e benedici questo sacrificio preparato nel tuo santo nome.
Perché il nostro sacrificio possa essere
compiuto degnamente, come è necessaria, o Gesù, la benedizione del tuo Santo
Spirito!
Esso è Spirito
di amore e perciò di santità, perché essa non consiste che nell’amore
del Bene Supremo. Ora il sacrificio non può essere accetto se non è ispirato
all’amore: et si tradidero corpus meum
ita ut ardeam, charitatem autem non habuero, nihil sum (1Cor 13,3).
Come Tu, o Gesù, ti sei interamente
sacrificato per amore, hai amato e ti sei
donato, così lo Spirito d’amore deve congiungere il mio al tuo Sacrificio,
così da formare una cosa sola.
Vieni, dunque, o Spirito Santificatore,
comunicami quella tua fiamma purissima che unisca il mio sacrificio a quello di
Gesù, rendendolo accetto alla Divina Maestà! Fa che in tutto questo giorno
il mio cuore non abbia mai a palpitare se non per e con Gesù! L’amore mi
renda facile, anzi necessaria, l’immolazione continua per Lui e con Lui!
L’amore mi mantenga sempre sull’altare del Sacrificio, affinchè che tutta la vita non sia che una Messa concelebrata col mio Gesù!
Lo Spirito Santo è Spirito di luce che porta a conoscere le preziosità e la
bellezza di ogni minimo sacrificio quando è ispirato dall’amore. Non soltanto
le grandi cose possono essere offerte al Signore, ma anche le minime gli sono
assai gradite, quando sono offerte per amore. Anzi le piccole cose possono
diventare grandi quando sono offerte con grande amore.
Vieni dunque, o Spirito Santificatore,
benedici ogni minima azione che compio in questo giorno: fa che la possa
compiere col massimo amore! Tu stesso guidami, sorreggimi, ispirami, anzi Tu
stesso compi in me ogni mia azione, perché essa possa essere un sacrificio di
lode e di benedizione a Dio. Fa che anch’io possa dire: tutte le mie opere
Tu stesso le hai operate in me, o Signore: omnia
opera nostra operatus es Domine (Is 26, 12).
Lo Spirito Santo è stato definito da Te, o Gesù, Spirito suggeritore: ipse suggeret vobis
omnia (Gv 14, 26). Quanto è necessario che Egli mi suggerisca ogni momento
il tuo nome, o Gesù! Quanto è necessario che mi suggerisca il modo di rendere
ogni mia azione una vera concelebrazione del tuo Sacrificio! Di fatto perché
molte volte mi sottraggo al sacrificio? Perché lo compio così freddamente? Ah! Perché
purtroppo spesso non mi ricordo della relazione stupenda che potrebbe e che
dovrebbe avere col tuo Sacrificio. Mi fermo nella materialità, nella volgarità
delle cause che possono produrre i miei dolori: mi sdegno contro di
esse, mi turbo, e purtroppo spesso lascio sfuggire le migliori occasioni di
concelebrare la mia Messa. Ah, se nei singoli momenti in cui il mio cuore è
ferito e contraddetto sapessi ricordare la mia Messa, il tuo Sacrificio, o
Gesù! Come davvero tutta la mia vita diverrebbe una Messa continua!
Vieni, dunque, o Spirito Santificatore, e suggeriscimi Gesù in ogni cosa;
suggeriscimi le alte intenzioni che ha Gesù nel suo e mio sacrificio:
suggeriscimi il modo di valorizzare per mezzo di Lui, ogni minima cosa;
suggeriscimi quell’arcana parola interiore con cui l’anima mia avverta la
presenza del Diletto in ogni mio passo: lo senta vicino a me, come Sacerdote
che è pronto a compiere in me la sua azione sacerdotale, santificatrice di
tutte le mie azioni. Suggeriscimi il modo di consentire incondizionatamente a
tutto ciò che farà in me e di me il tuo Sacerdote! Suggeriscimi di abbandonarmi
interamente, fiduciosamente nelle sue mani benedette, senza che mai faccia
la minima resistenza all’azione sacrificale. Mettimi come Isacco, in stato
di vittima, nelle mani del Padre. Suggeriscimi di credere sempre al suo amore,
anche quando mi sembri che Egli levi la spada tagliente contro di me; anzi,
allora soprattutto suggeriscimi Gesù, il suo amore, il suo Cuore. In questo
modo il mio sacrificio sarà veramente accetto al Signore e tutto di me sarà
oblazione immacolata e santa, tutto sarà davvero una Messa concelebrata con
Gesù.
Lo Spirito Santo è stato detto ancora Spirito consolatore: Tu stesso, o Gesù,
gli hai attribuito questo dolcissimo nome: Tu stesso mi hai indirizzato a Lui
perché io possa averne conforto in tutte le pene. Or quanto mi è necessario
che Egli compia questa sua azione consolatrice, perché io possa essere fedele
al mio sacrificio! Spesso il mio povero cuore si sente abbattuto, si sente così
solo nelle sue pene, nelle sue amarezze, nei suoi disgusti. Se io potessi
avvertire in certi momenti la tua presenza, o Gesù, se potessi intravvedere il
tuo sorriso, se potessi sentire che il tuo Cuore palpita ancora per me, che
ancora prova tenerezza per me, che ancora può essere rallegrato da me, se
potessi sentire che io posso ancora riparare le gravi offese che ti ho fatto,
che ancora sei disposto ad accettare le mie lacrime, che non le disprezzi, che ti degni ancora di
unirle alle tue, quale ineffabile, divina consolazione io proverei in mezzo a
tutte le mie pene! Come il mio sacrificio sarebbe compiuto con santa letizia!
Come sentirei in esso rinnovarsi davvero la letizia dalla mia giovinezza: ad Deum qui laetificat iuventutem meam!
Purtroppo, invece, l’anima mia si abbatte, si sente tanto lontana da Te, o
Gesù!
Deh, vieni dunque, o Spirito Consolatore,
vieni e fammi sentire come il Signore non disprezza un cuore contrito e
umiliato, fammi sentire come il mio Gesù è sempre pronto ad accogliere, a far
suo, a valorizzare ogni minimo mio sacrificio; quale immenso conforto ne avrò!
Quale stimolo potente a perseverare nello stato di vittima!