Filippo Lippi, Madonna con Bambino e due angeli, 1465 |
Nella sua tradizione, la Chiesa ha utilizzato
e custodito splendide preghiere alla Vergine Maria. Alcune sono molto diffuse
nel popolo cristiano e sono state cantate da generazioni di cattolici, soprattutto
grazie anche alla semplicità della melodia gregoriana.
Tra
le più antiche preci ricordiamo l’antifona Sub
tuum praesidium. Databile al III secolo e rintracciabile nella liturgia
natalizia copta, il testo è stato ritrovato in un papiro ad Alessandria
d’Egitto.
Probabilmente risalente alla persecuzione di Decio e Valeriano, causa di numerosi martiri specialmente in Africa, questa bella preghiera esprime sentimenti di supplica comunitaria e filiale a Maria. Invocata come Theotókos, Sancta Dei Genitrix, come Vergine Madre di Dio, può essere la conferma che la perpetua verginità era verità creduta dal popolo cristiano ben prima del celebre Concilio di Efeso (431) in cui si riconobbe il dogma della maternità divina di Maria.
Probabilmente risalente alla persecuzione di Decio e Valeriano, causa di numerosi martiri specialmente in Africa, questa bella preghiera esprime sentimenti di supplica comunitaria e filiale a Maria. Invocata come Theotókos, Sancta Dei Genitrix, come Vergine Madre di Dio, può essere la conferma che la perpetua verginità era verità creduta dal popolo cristiano ben prima del celebre Concilio di Efeso (431) in cui si riconobbe il dogma della maternità divina di Maria.
Diffusasi, quindi, in tutto il mondo
cattolico, tra il IX e il X secolo, compare per la festa dell’Assunzione della
Vergine nell’Antifonario di Compiègne, uno dei più simili a quello di San
Gregorio Magno, dono di Adriano I a Carlo Magno, purtroppo perduto durante la
Rivoluzione francese. Dal 1100 circa è inserita tra le preghiere serali dell’Ufficio
divino e prece il Nunc dimittis a
Compieta nel Piccolo Ufficio della Beata Vergine Maria.
Raccolto
nel Liber usualis con il tono VII, diversi
celebri autori hanno musicato il Sub tuum
praesidium, tra cui anche Mozart e Charpentier.
Recitandola
spesso, ma già ad una attenta lettura del testo, si intuisce la profondità del
significato teologico contenuto in poche parole. Colpisce l’uso di un termine
militare praesidium, ovvero fortezza,
luogo protetto e sicuro per appellarsi a Maria. Oggi i cristiani vivono una
silenziosa persecuzione, particolarmente sanguinosa in Medio Oriente. Salga
fiduciosa l’invocazione alla Vergine, tempio santo, dimora consacrata a Dio,
affinchè nella tribolazione ci copra sotto il manto del suo dolce amore materno.