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giovedì 23 aprile 2015

Introibo ad altare Dei



da Ripariamo!
di P.Giuseppe M. Petazzi SJ
S. Lega eucaristica, Milano 1933
                                                                                                                         
 Io mi presento, o mio Dio, al tuo altare, nel nome augustissimo della Trinità Santissima, protestando cosi che lo scopo sublime di questo adorabile Sacrificio che voglio concelebrare in questo momento, è la gloria della Divinità. Io credo, o mio Gesù, che Tu solo nel mondo rendi alla Trinità Santissima il culto condegno di adorazione, di ringraziamento, di espiazione e di impetrazione veramente divina. Ti benedico e ti ringrazio, o mio Salvatore, perché ti degni ammettermi al culto stupendo che Tu rendi al Padre del Tuo Cuore Santissimo, di dir Amen! Così sia! a tutti gli atti d'infinito valore che Tu hai offerto all'Eterno Divin Padre nei giorni della tua vita mortale, ed a quelli che gli presenti da questo altare. Così la mia povera voce si confonderà con la tua e renderò un omaggio degno dell'infinità Maestà.
 Ed a quel modo che il preludio di un'Opera annuncia ed accenna le principali melodie che ne formeranno l'intreccio, Tu mi fai gustare, o Signore, le prime note dolcissime di quelle arcane voci d'amore che con Te e per Te la Chiesa tua Sposa, eleverà a Dio nella celebrazione di questo grande Mistero. 
 È questo il Salmo che scrisse Davide, quando perseguitato da Assalonne, si trovava esule al di là del Giordano, e contemplava da lungi la Terra Santa. Anch'io sono esule, lontano dalla mia Patria beata: ma per mezzo di questo grande e ineffabile Sacrificio, io confido di poterla raggiungere un giorno, e già fin d'ora ne pregusterò le gioie arcane e divine. Grazie, o Gesù!
 E con quanto entusiasmo esclamo anch'io col tuo Sacerdote: Salirò all'altare di Dio, a Dio che dà letizia alla mia giovinezza. - Sì, con Te, o Gesù, io saliró all'altare di Dio, ci salirò in qualità di vittima santa dei miei peccati e di quelli dei miei fratelli: e quanto più mi uniró a Te, tanto più potrò partecipare della tua virtù sacerdotale per la gloria di Dio e la redenzione dei fratelli.
 Questo pensiero mi riempie di letizia perché quanto più saprò santificarmi con Te, tanto più rifiorirà la mia giovinezza. Mentre i sacrifici che si compiono per il mondo, non sono se non profanazioni, spogliano l'anima di tutta la sua spirituale giovinezza e la rendono triste e sciupata, i sacrifici che si compiono per Te e con Te, o Gesù, introducono nell'anima le gioie di una giovinezza eterna.
 L'anima in virtù del tuo Sangue immacolato, o Agnello divino, si libera da tutto il vecchio fermento dell'Adamo peccatore, e si trasforma nella novità e freschezza della tua vita. Concedimi che per mezzo di questo Santo Sacrificio, anch'io sia ammesso a questa santa rinnovazione di vita divina. Concedimi di poter anch'io, fin da questo misero esilio cantare con Te e per Te, o Signore, quelle canzoni di lode e di amore che risuonano continuamente nella regione della giovinezza immortale ed eterna: ad Deum qui laetificat iuventutem meam.